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CAFFE‘ VERDE

Pubblicato il 11-03-2014


I chicchi di caffè verde hanno un naturale ed alto contenuto in acido clorogenico, i suoi effetti sono: 

 

- Inibisce il rilascio di glucosio nel sangue, soprattutto dopo i pasti, aiutando a perdere peso in   maniera veloce ed efficace.

- Brucia i grassi corporei grazie al leggero aumento del calore provocato dal naturale processo di termogenesi che viene innescato.

- Inibisce inoltre la formazione dei grassi e combatte i segni visibili dell’invecchiamento.

 

La scoperta della pianta del Caffè ha origini che risalgono a tempo immemorabile e sono molte le leggende che avvolgono la scoperta delle sue proprietà. Grazie alle sue caratteristiche di tonico, stimolante, antiossidante, il Caffè si è diffuso nei secoli in tutto il mondo, pur essendo molto vario e diverso è il modo in cui viene consumato.

E’ assai recente infatti la messa a punto di estratti di semi di Caffè con un particolare profilo di standardizzazione del fitocomplesso che esalta la concentrazione dei polifenoli, ed in particolare dell’acido clorogenico.

L’acido clorogenico è uno dei composti polifenolici più importanti contenuti nel Caffè verde, che si perde tuttavia durante la tostatura dei chicchi per l’ottenimento della polvere di Caffè da consumare come bevanda.

La scoperta più importante fatta è la capacità dell’acido clorogenico di intervenire nella regolazione dei livelli di glucosio nel sangue, per azione specifica sulle reazioni gluconeogenesi e glicogenolisi epatica.

Questi risultati sono stati poi confermati da studi in vivo in cui si evidenzia che, proprio grazie a questo meccanismo d’azione, l’acido clorogenico è in grado di ridurre la glicogenolisi epatica (la trasformazione del glicogeno a glucosio nel fegato) e il glucosio circolante. Si verifica pertanto un abbassamento del tasso ematico di glicemia nel sangue ed un aumento delle concentrazioni epatiche di glicogeno.

L’effetto sul controllo degli zuccheri nell’organismo è amplificato da un secondo meccanismo: inibizione del loro assorbimento. Si ipotizza che questo avvenga attraverso un meccanismo di intervento specifico e diretto sulle cellule delle mucosa intestinale, determinando una riduzione del passaggio in circolo degli zuccheri introdotti con il cibo.

 

Per sfruttare al meglio queste proprietà è stato messo appunto uno speciale estratto di Caffé verde titolato in acido clorogenico al 45% (con un basso contenuto di caffeina (< 5%), che è quindi in grado di: accelerare il metabolismo degli zuccheri, di abbassare il picco glicemico, intervenire sull’assorbimento di glucidi introdotti con la dieta e di controllare la sintesi di lipidi insulino-dipendente.

Gli estratti di Caffé verde sono pertanto dei potenti antiossidanti, utili per contrastare lo stress ossidativo e l’invecchiamento, a cui si aggiunge la capacità di controllo degli zuccheri utile in stati pre-diabetici e nel calo ponderale. Il Caffé verde è ritenuta una pianta sicura. Gli studi farmacologici e clinici disponibili non riportano tossicità, ne effetti collaterali significativi e non sono note controindicazioni particolari, eccetto per l’ipersensibilità individuale. Non usare in gravidanza ed allattamento.

Come anticipato, il Caffé verde crudo (come quello torrefatto) contiene caffeina, una molecola frequentemente utilizzata in ambito dimagrante per le sue interazioni con il tessuto adiposo.

 

La Caffeina, stimolante nervino appartenente alla famiglia delle metilxantine (1,3,7-trimetilxantina), possiede un effetto sia positivo diretto che indiretto sullo smaltimento del tessuto adiposo umano; quello diretto consiste nelle capacità di promuovere la liberazione degli acidi grassi dal deposito al circolo sanguigno, mentre quello indiretto si manifesta con lo stimolo secretorio di catecolamine (adrenalina e noradrenalina) dei quali, a loro volta, intervengono sul tessuto adiposo facilitando la lipolisi ed iper-attivando alcuni meccanismi fisiologici o distretti specifici  (aumento delle pulsazioni cardiache, aumento del flusso coronarico, maggior reclutamento muscolare nello sport, maggiore stimolazione nervosa ecc..).

 

Perché il Caffè verde crudo è migliore del caffè tradizionale per dimagrire?

A dire il vero, il Caffè verde crudo contiene meno caffeina (ed in forma legata all’acido clorogenico, originando il clorogenato) rispetto al caffè tostato. La forma chimica e complessa della caffeina contenuta nel Caffè verde crudo ne riduce i tempi di assorbimento, dilazionandone la concentrazione ematica in maniera progressiva; ciò significa che, contrariamente al caffè torrefatto il cui contenuto in caffeina dopo l’ingestione viene assorbito entro 30-40 minuti, al seguito dei quali comincia la relativa metabolizzazione epatica e lo smaltimento renale – il Caffè verde crudo consente un ingresso in circolo più moderato dell’insulina. Pare che, in virtù di quest’ultima caratteristica, il Caffè verde crudo risulti più indicato nella dieta nei soggetti iper-sensibili alla caffeina che, se introdotta con la bevanda tradizionale spesso determina effetti collaterali tipo: iper-attivazione nervosa, tachicardia, insonnia, ecc.

In sintesi il Caffè verde crudo si avvale di :

- Un assorbimento più lento;

- Una metabolizzazione e di uno smaltimento meno efficace, con maggiore emivita della molecola;

- Minori effetti collaterali.

 
 
I consigli e le informazioni riportate nel nostro sito, NON ESCLUDONO la consultazione ed il parere preventivo del VOSTRO MEDICO.

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